venerdì 30 settembre 2016

come vedere l'Aura parte seconda

A cosa serve vedere l’aura
Vedere l’aura è una forma avanzata di Conoscenza e la questo vuol dire Potere.
Come useremo questo Potere dipende dalla nostra Coscienza.
la quantità di Conoscenza e quindi di Potere non è determinata dal tipo di Coscienza che abbiamo sviluppato. Vero è che il tipo di Coscienza determina il modo in cui usiamo il Potere.
E’ per questo che ho detto che conosco persone che non sempre utilizzano la visione dell’Aura con intenti “puri”.
Puoi usare la capacità di vedere l’aura per vendere meglio la tua “merce” per convincere qualcuno a fare quello che vuoi conoscendo i suoi punti deboli, per sconfiggere un tuo “nemico” o presunto tale. Sicuramente esistono modi più creativi per usare questo Potere riconquistato.
Ne elenco solo alcuni e approfondirò in seguito il discorso.
Con gli altri Esseri Viventi abbiamo spesso scambi emozionali e vibrazionali, quando attraverso l’aura percepiamo che qualcuno ha una bassa vibrazione energetica e temiamo che la sua vibrazione possa abbassare la nostra, agiamo subito.
Prima che la nostra energia si abbassi di vibrazione senza che  ce ne rendiamo conto, diamo energia consapevolmente, eviteremo di sentirci svuotati.
Se entriamo in un luogo in cui ci sentiamo a disagio in quanto la sua energia o quello degli esseri che sono presenti è molto bassa, cerchiamo un punto confortevole ed energeticamente favorevole e che ci apparirà più luminoso, e da quel punto diamo energia all’ambiente e a chi è presente.
Lo stesso vale con gli animali spaventati e aggressivi, possiamo accorgerci della loro presenza anche se ancora non li vediamo perché nascosti da cespugli o ostacoli. Possiamo decidere se allontanarci o mandare loro energia positiva e continuare per la nostra strada.
Troviamo Luoghi di Potere e di Energia in sintonia per noi per rigenerarci o fare meditazione.
Questi luoghi appaiono luminosi e nitidi, ci attraggono e ci coccolano e il fatto che vadano bene a noi, non vuol dire che vadano bene anche ad altri. Se dobbiamo cercare un luogo per qualcuno cerchiamolo che sia in armonia con la sua energia.
Se vogliamo un luogo per fare trattamenti energetici reiki o simili cerchiamone uno che si in sintonia con la maggior parte dei presenti.
Facciamo la spesa, cerchiamo alimenti e prodotti che siano energeticamente VIVI e VITALI,
che abbiano un’aura favorevole e in sintonia con la nostra in quanto entreranno a far parte della nostra stessa AURA!

I Tarocchi di Marsiglia

tarocchi di Marsiglia
Le 78 carte dei TAROCCHI DI MARSIGLIA sono divise in due gruppi: 22 arcani maggiori e 56 arcani minori. Gli arcani maggiori hanno un carattere fortemente allegorico. Mettono in scena personaggi vivaci, che si trovavano già, all’incirca, nelle forme ancestrali del gioco: il matto, il giocoliere, la papessa, l’imperatrice, l’imperatore, il papa, gli amanti, il carro, la giustizia, l’eremita, la fortuna, la forza, l’appeso, l’arcano senza nome (la morte), la temperanza, il diavolo, la torre, le stelle, il sole, la luna, il giudizio e il mondo. Ad ogni lama corrisponde una simbologia particolare. I 56 arcani minori sono divisi in 4 gruppi o semi, legati in particolare agli elementi, alle stagioni e ai segni astrologici: i bastoni (fuoco/estate/ariete, leone e sagittario), le coppe (acqua/primavera/cancro, scorpionee pesci), i denari (terra/autunno/toro, vergine e capricorno) e le spade (aria/inverno/gemelli, bilancia e acquario). Ogni seme è costituito da 10 carte numerali e da 4 figure: il re, la regina, il fante e il cavaliere.
Come funziona?
Esistono numerosissimi modi di leggere i tarocchi: oracolo con due carte, tre carte, gioco del ferro di cavallo con 7 carte, l’oracolo per le coppie (13 carte)… Ma il rituale si avvia sempre nello stesso modo. Il consultante mescola a lungo le carte poi le alza con la mano sinistra verso sinistra prima di restituirle al veggente. Sta poi a lui distribuire le carte coperte, cioè con l’immagine contro il tavolo affinché il consultante possa scegliere le “sue” carte. Una volta terminata questa operazione, il veggente dispone le carte selezionate secondo il metodo preferito, ma sempre da sinistra verso destra. L’interpretazione può cominciare! Succede spesso che per la divinazione vengano usati solo gli arcani maggiori. Quando tutte le carte sono state distribuite, gli arcani minori giocano un ruolo ausiliario e servono unicamente a precisare il senso degli arcani maggiori. Le lame si interpretano in funzione di quelle che le circondano. A seconda che esse appaiano dritte o a rovescio, danno un messaggio positivo o negativo.
La consultazione: è tutta un’arte
I tarocchi possono essere letti durante una consulenza fatta di persona da un veggente ma anche per telefono. L’atmosfera in cui si svolge la lettura delle carte è primordiale. Durante la consulenza, la stanza deve essere tranquilla, protetta da rumori esterni e dalla luce diretta. Il successo di una consulenza dipende dal savoir-faire, dal talento e dalla chiaroveggenza dell’esperto. Dipende anche dalla recettività del consultante. Se vai a farti leggere i tarocchi, metticela tutta per arrivare rilassata. Indossa vestiti larghi, togliti i gioielli, respira lentamente e concentrati sui problemi che ti preoccupano.
Domande e risposte
Come la maggior parte delle arti divinatorie, i tarocchi danno risposta alle domande di ordine affettivo, professionale, finanziario e fisico o su una persona particolare tra i conoscenti del consultante. Le carte possono dare predizioni molto concrete: per esempio quando si tratta di rispondere di sì o di no ad una domanda semplice. Ma possono soprattutto accompagnare il consultante nelle sue scelte di vita. In funzione della sua posizione (dritto o rovescio) e di dove si trova rispetto alle altre carte, ciascun arcano è portatore di un consiglio. Il bagatto, per esempio, simbolo dello slancio creativo, invita in positivo a lanciarsi nell’azione. Sotto il suo aspetto negativo, raccomanda di rimandare un’impresa o una scelta ad un momento più propizio. Gli arcani permettono di situare la previsione nel tempo (stagione, giorno della settimana), nello spazio (luogo della previsione) e nella durata: previsione a breve o a lungo termine.
I tarocchi di Marsiglia… e gli altri
Anche se i tarocchi di Marsiglia restano i più conosciuti e i più utilizzati, ne esistono decine di altri tipi. È il caso dei tarocchi persiani. Questo gioco di 55 carte si ispira alle “Mille e una notte”. I suoi 19 arcani maggiori e i suoi 36 arcani minori mettono in scena dei sultani e delle sultane dalle vesti cangianti ma anche delle civette, che simboleggiano lo spirito osservatore e riflessivo dell’uccello, messaggero degli dei.
L’oracolo Belline o ancora le Sibille diMademoiselle Lenormand hanno anch’essi i loro adepti. Così come i tarocchi egiziani o i tarocchi celtici. Non è raro che una veggente passi da un gioco all’altro durante una consultazione; a seconda della sua sensibilità, del suo umore, o per confermare le predizioni date da un’altra lettura