giovedì 13 settembre 2012

Il significato delle carte Napoletane

 Il significato delle carte Napoletane

BASTONI

I Bastoni, a cui, nei mazzi di carte francesi, corrispondono i fiori, si ricollegano all’Elemento Fuoco. Richiamano, quindi, il principio maschile, lo Spirito, l’illuminazione, l’amore, lo Zolfo alchemico, la conoscenza intuitiva, la via secca o iniziatica, la bacchetta magica, lo scettro, il Sole. A livelli più quotidiani si può parlare di azione, dinamismo, successo, soddisfazioni, riconoscimenti.

COPPE

Le Coppe, corrispondenti ai Cuori, sono ricollegabili all’Elemento Acqua. I richiami, quindi, sono alla fecondità, alla psiche, all’Anima, alle emozioni, agli affetti, al cosiddetto corpo astrale, alla Donna, alla Madre, alla ricettività, al Mercurio alchemico, alla Luna. E si può parlare di matrimonio, di figli, di amanti, di parenti, di salute, di nutrizione, di vita, di medianità.

SPADE

Le spade, che si apparentano alle Picche, richiamano l’Elemento Aria, e quindi la penetrazione, la logica, l’analisi, la fredda razionalità, l’Azoto alchemico. Nel concreto indicano spesso l’odio, la morte, la distruzione, il nemico.

DENARI

I denari, che corrispondono ai Quadri, si legano all’Elemento Terra. Si può così parlare di materia, di beni terreni, di stabilità, di sale alchemico, di corporeità, di interessi concreti, di ricchezze, affari, commerci, contratti, beni immobili, agricoltura, fortuna.

ASSO

L’Asso corrisponde al numero Uno e presenta, quindi, valenze maschili, virili. È il Principio, l’asse del mondo, l’uomo diritto in piedi di fronte al suo destino, l’azione, la forza. Sta all’origine delle cose, segna un inizio, un debutto, un dono del destino. Esprime il fatto puro, bruto.

DUE

È simbolo di opposizione e di conflitto, di tendenze divergenti e, naturalmente, di dualità (bianco-nero, maschio-femmina,Yang-Yinn, luce-ombra). È numero femminile e, in quanto indicativo di un raddoppio, può fungere da rafforzativo: es. aquila a due teste.

TRE

Molti i richiami simbolici di questo numero dispari: la Trinità Divina (Padre, Figlio, Spirito Santo), la trinità umana (padre, madre, figlio), la Trimurti indù (Brama, Shiva, Vishnu), la composizione trinitaria dell’essere umano (corpo, anima, spirito). L’uno in tre è indicato dal triangolo: maschile con il vertice in alto (Fuoco), femminile con il vertice in basso (Acqua).

QUATTRO

È numero di stabilità, di consolidamento, di materialità, di maturità. Quattro gli Elementi, quattro i bracci della croce, quattro i punti cardinali, quattro gli Evangelisti, quattro le stagioni. È il quadrato che, riportato tridimensionalmente, diventa cubo, solida base e sostegno.

CINQUE

È il numero dell’uomo. Si ricordi, in proposito, la stella pitagorica a cinque punte, entro la quale è inscritto, appunto, l’uomo realizzato. Rovesciata, invece, essa contiene la testa del diabolico capro del Sabba. Il cinque, progresso rispetto al quattro, richiama l’ermetica quintessenza.

SEI

Aggiungendo ai quattro punti cardinali lo zenit ed il nadir, si ottengono le sei direzioni dello spazio. Sei punte ha la stella di Davide o sigillo di Salomone, che deriva dall’incontrarsi del triangolo maschile con quello femminile ed indica la completezza degli Elementi.

SETTE

È numero di consolidamento: quattro (la materia) più tre (lo spirito). Si manifesta in molteplici maniere: i sette pianeti tradizionali, i giorni della settimana, i sette bracci del Menorah (il candelabro ebraico). I sette sigilli, le sette Chiese dell’Apocalisse, le sette note musicali, ecc.

OTTO

Questo numero indica l’equilibrio cosmico e un otto orizzontale è simbolo dell’infinito. L’ottagono come passaggio intermedio tra il quadrato (la materia) e il cerchio (lo spirito). Da un altro punto di vista, con la sua forma che continuamente si ripete, può indicare la stasi.

NOVE

Cifra di evoluzione e di saggezza, indica il passaggio ad un livello superiore ed interrompe l’inerzia dell’otto. Nove sono i cori angelici e nove le Muse. Nove giorni sono un periodo propizio per certe operazioni (si pensi alle novene). Si mediti sulla sua derivazione da tre volte tre.

DIECI

Con questo numero ricomincia il ciclo che era terminato con il nove, l’ultimo dei numeri semplici. Il dieci, quindi, ha significati affini a quelli dell’uno. È da ricordare come il dieci sia legato alla “divina tetraktis” pitagorica: 1+2+3+4=10. la decade, cioè, deriva dal quattro.

FANTE

Corrisponde al numero undici che, spesso, è ritenuto il numero dell’eccesso in quanto supera la completezza del dieci. Il fante, d’altro lato, è per lo più raffigurato come un giovane uomo che ha, indubbiamente, energie da vendere. La sua posizione di fante, peraltro, al servizio di un cavaliere, di un re o di una regina, ne fa una figura non pienamente realizzata.

CAVALIERE

Corrisponde al numero dodici che, tra l’altro, simboleggia l’universo nella sua complessità interna. Il duodenario, che caratterizza l’anno e lo Zodiaco, rappresenta anche la moltiplicazione dei quattro Elementi per i tre principi alchemici (Zolfo, Mercurio, Sale). Non vanno tralasciati i significati simbolici del cavallo e dell’unità, cavallo-cavaliere.

REGINA

Corrisponde al numero tredici, la cui cattiva fama, tra l’altro, è anche legata all’Arcano maggiore n. XIII, la Morte. Qui, peraltro, abbiamo una figura regale femminile che può in parte richiamare i significati dell’imperatrice. La Regina, in ogni caso, è la controparte femminile del Re,
  la sua “potenza”.

RE

Il re regge. E ciò che regge è “retto”, cioè non è “torto”, “diritto”.Il re, insomma è, tra l’altro, datore di giustizia, regolatore. I re, poi, possono anche essere Magi. Quei Re Magi che riconoscono la regalità del neonato Cristo e gli donano oro (regalità,appunto), incenso (sacerdozio), mirra (profezia).

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